mercoledì 18 novembre 2009

LA CASA DI MARY (1981)


L'ha fatta fare sotto dalla paura ad una intera generazione di spettatori, compresa la mia.
Visto oggi fa un po' tenerezza, soprattutto per certe lungaggini e per la rozzezza degli effetti speciali.
Si direbbe quasi un film di Carmineo o di Martino, invece è di un americano di nome James Robertson che cerca d'imitare come può gli allora di moda Argento e Fulci.
C'è da aggiungere, ad onor del vero, che finì davvero per influenzare, e pesantemente, un film italiano: STREGHE di Alessandro Capone, del 1989, che di SUPERSTITION (titolo originale di LA CASA DI MARY) ne è quasi il remake.

2 commenti:

  1. L'immagine di quella bambina indemoniata mi si è stampata nel cervello... dopo tutti questi anni la ricordo ancora perfettamente (il film un po' meno). Chi era l'illustratore? Ne ha fatte parecchie di questo tipo. Non è Simeoni, vero?

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  2. No, è Sciotti, il più grande dopo Casaro.
    La locandina è assai più memorabile del film.

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