giovedì 12 novembre 2009

CANNIBAL MADE IN ITALY & SON


E' innegabile: il moderno horror americano è figlio di quello più estremo italiano degli anni 70 e 80.
Eppure, pellicole come SAW e HOSTEL (per nominare soltanto i film più celebri) non scandalizzano più di tanto.
Lo scalpore che generano è spesso strumentale alla pubblicità, e dura giusto l'attimo della propaganda del film in sala.
I film di Deodato e Lenzi, invece, continuano come caterpillar la loro devastante opera distruttiva ai nervi e allo stomaco degli spettatori di tutto il mondo.
Gli effetti casarecci di trent'anni fa, colpiscono e disgustano più di quelli costosissimi dei "maestri" americani.
Le tematiche italiane sono ancora oggi valide, il ritmo, l'interpretazione e la resa scenica anche. Per non parlare della regia! La lezione dovrebbe essere recepita in maniera diversa: non copiateci, fate come facevamo noi, andate oltre!
I giovani registi americani dell'orrore estremo dovrebbero essere meno cinefili.

2 commenti:

  1. Dai, i film cannibal erano imbarazzanti e penosi! I torture porn non saranno il massimo della vita, anzi, hanno scassato il cazzo fin da subito, ma blastano il culo a 'sti Cannibal Mongolcaust e compagnia. Almeno non ti addormenti a metà da quanto sono fatti di merda. Comunque il primo Saw lo salvo.
    Ciao!

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  2. Si, infatti, bisogna andare oltre.
    Il mio non era un giudizio estetico.

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